Pubblicato il 23 luglio 2023 · Categorie: Comunicazioni
nonni

Spesso capita di considerare i nonni, gli anziani, secondo la logica dello scarto, quasi come fossero un peso, un inciampo.

È un rischio che il nostro tempo, la nostra società corre quotidianamente.

Invece i nonni sono come “alberi che continuano a portare frutto”: pur nel passare del tempo e sotto il peso dell’età possono dare il proprio originale contributo per rendere bella, vera e buona la nostra società e riaffermare la cultura della vita.

Per questo Papa Francesco ha voluto – da tre anni a questa parte – che ogni IV domenica del mese di luglio fosse dedicata ai nonni, essendo questa ricorrenza collocata in prossimità della festa dei Santi Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria.

Proprio il Santo Padre nel suo messaggio in occasione di questa III giornata mondiale dedicata i nonni e agli anziani scrive: “È bella, quest’anno, la vicinanza tra la celebrazione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani e quella della Gioventù; entrambe hanno come tema la “fretta” di Maria (cfr v. 39) nel visitare Elisabetta, e ci portano così a riflettere sul legame tra giovani e anziani.

Il Signore spera che i giovani, incontrandoli, accolgano la chiamata a custodire la memoria e riconoscano, grazie a loro, il dono di appartenere a una storia più grande.

L’amicizia di una persona anziana aiuta il giovane a non appiattire la vita sul presente e a ricordarsi che non tutto dipende dalle sue capacità.

Per i più anziani, invece, la presenza di un giovane apre alla speranza che quanto hanno vissuto non vada perduto e che i loro sogni si realizzino”. È decisivo favorire il legame tra le diverse generazioni, non pensandole mai in contrapposizione ma in sinergia, perché i giovani portano la vivacità e la creatività di un popolo e gli anziani possono rafforzarla con la memoria e la sapienza.

La festa liturgica dei Santi Gioacchino e Anna – genitori della Beata Vergine Maria – che celebreremo questa settimana sia occasione per pregare per i nonni, affidarli alla loro intercessione e rinnovare la nostra gratitudine per il bene che dà loro riceviamo nella famiglia, nella Chiesa e nella società. L’attaccamento alla vita, alla memoria, al Vangelo, la fede semplice ma tenace dei nostri nonni, sia stimolo per figli e nipoti, invito a riscoprirne il gusto, il valore, la bellezza. Da loro noi abbiamo sempre da imparare.

Non dimentichiamolo.

                                                                                                                               don Federico

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