Data evento: gio 24 giugno 2021 · Pubblicato il 20 giugno 2021 · Categorie: Comunicazioni, Eventi - Comunità

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Domenica scorsa, dando gli avvisi al termine della Messa ho rassicurato i presenti che non sarebbero mancate le FESTE PATRONALI che tradizionalmente scandiscono il calendario della nostra Comunità pastorale. Faremo dunque festa: “un po’ più dell’anno scorso e sicuramente un po’ meno degli anni precedenti” la pandemia… Stiamo pian piano e con fatica cercando di uscire da questo tempo complicato dal Covid e ci accorgiamo che se da un lato c’è voglia e desiderio di ritrovarsi e stare insieme, dall’altro ancora la situazione non è risolta e completamente sicura per far questo liberamente. Ci è chiesta ancora una volta pazienza, responsabilità e intelligenza nelle nostre azioni e comportamenti, ma anche il coraggio di provarci e tentare di far qualcosa, ovviamente nel rispetto delle norme che ci sono date. Questo è l’intento con cui ci si è mossi nella Commissione cultura, comunicazioni e feste del Consiglio pastorale della Comunità e poi con i singoli volontari che ogni anno si rendono disponibili per pensare, progettare e realizzare le feste patronali: offrire alcune occasioni per ritrovarci, pregare e comunicarci la fede, divertirci e pensare insieme, trovare il modo di gustare nuovamente la gioia di ESSERCI.

 

Ecco dunque IL TEMA: sarà comune e, nella sua prima parte, legherà come un filo le tre feste patronali delle nostre Parrocchie; per poi entrare nello specifico nella seconda parte.

– “È il tempo di esserci” questa espressione oltre ad esprimere il desiderio e l’ardire del tornare ad incontrarsi, racchiude anche la volontà di “STARCI DENTRO”, come dicono i più giovani, cioè non aver paura di compromettersi con passione e impegno, desiderio e coraggio nel vivere la quotidianità, riprendendoci – o magari interrompendo, o rinnovando, (re)inventando – spazi e momenti, incontri ed esperienze che continuano “a costruirci” come Comunità, cristiana e civile.

– Il coraggio della profezia: la seconda parte di questo titolo allude alla figura del Patrono San Giovanni Battista, l’ultimo dei profeti che hanno segnato la storia della salvezza; anzi, egli è in qualche modo Colui che chiama a varcare la soglia tra l’Antico e il nuovo Testamento, verso quel compimento dell’Alleanza antica tra Dio e l’uomo che avverrà in Gesù Cristo. Giovanni è dunque uno che annuncia, prepara la strada, porta una parola di coraggio, di speranza, di conversione = cambiamento, di novità. Non si tira indietro, non si nasconde, non cede a compromessi, non si piega di fronte a chi vorrebbe  metterlo a tacere, guarda avanti, è disposto anche a mutare le proprie attese e desideri nei confronti del Messia. Il Battista lascia che Dio sia Dio, che Gesù sia Gesù, vuole che Lui resti al centro. “Rubiamogli il mestiere” in questo nostro tempo: impariamo da queste sue virtù.

GLI INCONTRI Avremo la fortuna – come ogni anno – di festeggiare preti che per ministero o per origine sono passati dalle nostre Comunità: Giovedì 24 nella festa liturgica del Santo Patrono celebreremo la Messa solenne alle 21 presieduta da don Mario Magnaghi che tre giorni prima (21 giugno) taglierà il traguardo degli 80 anni. Domenica 27 giugno presiederà la Messa Solenne alle 10.30 don Walter Magni nel 40° anniversario di Ordinazione sacerdotale; festeggeremo anche la nostra suor Sabrina Zanella che ricorderà il prossimo mese di novembre 25 anni di professione religiosa. Nel pomeriggio durante la preghiera del vespero proprio suor Sabrina ci proporrà un momento di riflessione e testimonianza. Termineremo con la benedizione con la reliquia di San Giovanni Battista (la processione al momento non è ancora possibile farla).

LA FESTA Avremo poi occasione di stare insieme e divertirci, evidentemente rispettando le norme e le regole che ci sono date: la sera di domenica potremo assistere, in piazza San Giovanni ad uno spettacolo statico di Musica live con la band “Turno di notte”. Lunedì sera, sempre in piazza, avremo la fortuna di vivere l’incontro pubblico con il giornalista Marino Bartoletti – noto volto Rai e ideatore/conduttore di tanti programmi televisivi in particolare sportivi e musicali – che ci intratterrà non a caso sul tema: “Memorie e pensieri di sport e musica”. Sia domenica (dalle 19) che lunedì sera (dalle 19.30) sarà attivo un servizio semplice di ristorazione (griglia – patatine – stand birre – bibite) all’interno dell’oratorio San Luigi. Evidentemente – come potete immaginare – tutto ciò comporterà l’attenzione a rispettare con responsabilità, elasticità e pazienza le indicazioni che saranno scritte sui cartelli informativi e date dagli incaricati del servizio d’ordine. Potremo accedere in oratorio soltanto per occupare i posti a sedere disponibili ai tavoli. Ciò significa che non sarà possibile pensare di entrare – come gli altri anni – per giocare sui campi, al bar o nel PalaGiò. Ci si potrà fermare all’interno solo per le consumazioni da seduti. Anche in piazza durante i due momenti serali non si potrà restare se non seduti e fino ad esaurimento posti: dovremo essere attenti a non creare assembramento intorno.

Come dice il proverbio “Chi si accontenta gode”. Cerchiamo tutti, con buon senso e pazienza, di ESSERCI INSIEME.

 don Federico

 

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