Data evento: dom 17 settembre 2017 · Pubblicato il 17 settembre 2017 · Categorie: Comunicazioni, Eventi - Comunità

Locandina-Giornata-Seminario-2017-ritagliato

Questa settimana abbiamo celebrato i funerali di due consacrati che hanno dato tanto alla Chiesa, a Dio e che hanno incrociato – anche se con modalità diverse – la nostra Comunità Pastorale. Suor Bruna Rubin è partita da Fagnano per diventare religiosa salesiana con la professione solenne fatta nel 1953. È mancata lo scorso lunedì’ 11 settembre. Don Luigi Brambilla non ha bisogno di presentazioni: ha vissuto i suoi primi anni di ministero sacerdotale dal 1970 al 1985 proprio qui a Fagnano, in particolare nella Parrocchia di San Gaudenzio, ma riuscendo – per esempio attraverso l’insegnamento della Religione Cattolica a scuola – a raggiungere i ragazzi e i giovani di quegli anni dell’intero paese.

 

Mentre concelebravo mercoledì pomeriggio a Locate Varesino al funerale di don Luigi e presiedevo il giorno seguente le esequie di Suor Bruna a Fagnano, mi è nata spontanea nel cuore una preghiera che ho voluto “consegnare” ad entrambi e che volentieri condivido con voi. Ho chiesto a don Luigi e suor Bruna che – quando saranno davanti a Dio – portino a Lui anche le nostre preghiere, perché susciti vocazioni di speciale consacrazione nella nostra Comunità pastorale di Fagnano. Siamo già contenti per il nostro Stefano Argentieri, novizio tra i carmelitani a Genova, ma quanto bisogno c’è di operai nel campo del Signore…

 

La mancanza di sacerdoti nella Chiesa la sperimentiamo e tocchiamo con mano dappertutto nel mondo e anche noi qui. Il tema di questa giornata per il Seminario cade dunque come un eccezionale invito ai ragazzi, agli adolescenti e ai giovani: “Alzati, va’ e non temere”. È la proposta di un cammino vero, serio, bello e gioioso, appello di chi si mette in moto, non sta fermo.

 

Come diceva Papa Francesco alla GMG di Cracovia nel 2016: “È brutto vedere un giovane che va in pensione a 20 anni, è brutto; ed è brutto anche vedere un giovane che vive sul divano. Non è vero? Né giovani “in pensione”, né giovani “da divano”. Giovani che camminino, giovani di strada, giovani che vadano avanti, uno accanto all’altro, ma guardando il futuro”. Ecco allora l’invito ad accogliere la chiamata del Signore, qualunque essa sia, ma con l’animo di chi si mette in gioco, si sforza di conoscersi, s’impegna a decidersi, non ha paura di giocarsi fino in fondo, fino – se ce lo chiede il Signore – a dare la vita per Lui e per i fratelli, senza riserve. Il Cardinale Angelo Scola nel messaggio scritto qualche mese fa per la Giornata del Seminario dice: “La solidità di una chiamata, soprattutto quella del ministero ordinato, nasce anzitutto dal riconoscere di essere “presi a servizio” da un Altro. Da questo dipende soprattutto la nostra gioia. «Alzati, va’ e non temere»: vivere in questa condizione di missione permanente richiede coraggio, audacia, fantasia e voglia di andare oltre, con nel cuore l’umile ma decisa consapevolezza del compito ricevuto: «Andate nelle periferie, andate ai confini a incontrarvi con il Signore, a rinnovare la missione delle origini, alla Galilea del primo incontro, tornate alla Galilea del primo incontro” (Papa Francesco) .

 

La storia particolare dei primi discepoli nasce proprio così: obbedendo all’invito del Signore, essi ne sperimentano sempre più l’indefettibile amicizia e imparano a vivere quotidianamente con Lui, a farsi interrogare e guidare dai suoi insegnamenti, a farsi colpire e commuovere dai suoi gesti. sosteniamolo con generosità (le offerte che raccoglieremo durante le Messe di questa domenica saranno devolute proprio per il Seminario) e creiamo/costruiamo/seminiamo d principi veramente cristiani, perché saranno essi quei germi di vocazione che Cristo a piene mani seminerà nella nostra Chiesa.

don Federico

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