Pubblicato il 22 maggio 2017 · Categorie: Comunicazioni

 

aparecida

Nossa Senhora da Conceição Aparecida

 

Carissimi amici della Comunità Pastorale “Madonna della Selva” in Fagnano Olona.

Innanzitutto un saluto riconoscente per l’amicizia che mi avete dimostrato nonostante la brevità del tempo dato alla nostra conoscenza reciproca. Ho saputo da don Federico che le Celebrazioni Pasquali sono state vissute in clima di vero fervore comunitario. Non faccio fatica a crederlo avendo io stesso partecipato l’anno scorso alle stesse celebrazioni (con un braccio ancora un po’ dolente per lo scivolone sul ghiaccio, ricordate?  Adesso è tutto a posto).

 

Qui io (di salute sto bene, davvero) ho vissuto una Quaresima diversa dal solito. La “stagione delle piogge” ha inciso sulle presenze in alcuni giorni. Quando piove, non ci si può davvero muovere… Le Celebrazioni della Settimana Santa hanno avuto una partecipazione molto gioiosa, numerosa nelle Domeniche; meno il Giovedì – Venerdì (dove però alla Via Crucis per le vie ha partecipato un gruppo di 500 persone) – Veglia del Sabato. La gioia delle celebrazioni è una caratteristica evidente anche per la gestualità esuberante e per i canti del “cuore brasiliano”. Peraltro qui tutto è organizzato perché la fede sia vissuta e cresca nelle singole piccole comunità: forse l’avevo già scritto, ma viste le distanze e lo stato delle strade, se la vita della Chiesa non fosse organizzata così non si saprebbe come farla esistere. Una delle Chiese della nostra Parrocchia si trova a 70 km di distanza: lì la Settimana Santa l’hanno vissuta nelle rispettive Comunità, attorno e nella Cappella, usando testi liturgici appositi preparati dalla Diocesi, commemorando l’entrata di Gesù in Gerusalemme con la “Celebraçao dos Ramos” la Domenica, facendo loro soli, con i dirigenti e i catechisti, la processione e la celebrazione della Parola.

 

Il Venerdì per la commemorazione della Morte di Gesù in diverse comunità hanno l’abitudine di attuare una “Sacra Rappresentazione”. Sia il Giovedì che la Veglia Pasquale che il giorno di Pasqua hanno celebrato il “Culto” guidato dal “Dirigente”, perché la Messa non è possibile dappertutto. Le Comunità dell'”Interior” (alcune anche vicine: stasera celebro a Calumbì, che dista cinque soli km dal centro) sono 48, quelle “urbane” sono 7. Queste “Comunità urbane” diventeranno presto 8 anche con il vostro aiuto.

 

Vi ringrazio molto per le offerte che avete raccolto a favore della cappella della Comunità del “Bairro dos Alagados”, che sarà dedicata a “Sao Josè Operario”. La gente si impegna con piccole vendite di torte e cibi confezionati da loro a raccogliere quel che riesce, il vostro aiuto sarà certo benedetto. Il primo maggio a sera abbiamo iniziato il “mese mariano”. Da ogni cappella un gruppo di quella Comunità è venuto alla “Matriz” con cartelli di lode a Maria e cantando. All’entrata in Chiesa ogni gruppo era salutato da canto e applausi, in una coralità davvero simpatica, non disturbante per l’espressione di preghiera popolare. La Chiesa all’inizio della Messa era straripante. Almeno un migliaio di persone, mi ha detto p. Arturo, che è pratico. Pensavo “chissà se l’anno prossimo al primo maggio ci sarà già pure la nuova comunità di “Sao Josè Operario”, costruita anche con il determinante apporto degli amici di Fagnano! Sarebbe proprio un bell’avvenimento di comunione tra Comunità-Chiesa, al di là della distanza imposta dall’Oceano.

 

Questa sera (sto scrivendo che è sabato 13 maggio) nella Cappella di “Nossa Senhora de Fatima” si celebrerà una Eucaristia molto partecipata nel 1° Centenario delle Apparizioni. Qui da noi stiamo celebrando un “anno santo mariano” nel 3° Centenario della “Aparecida”, una statuina dalla storia particolare. Ai primi di Ottobre del 1717 alcuni pescatori, spinti dalla fame, escono a cercare se trovano qualche pesce, in un periodo in cui normalmente non si prende nulla. Non trovano pesce, ma nelle reti rinvengono una statuina decapitata. Alcuni giorni dopo, più in giù lungo il fiume (il “Rio Paraiba do Sul”), trovano, prodigiosamente, il capo della statuina, che è alta tra i 30 e i 40 cm. La statuina rappresenta “Nossa Senhora da Conceiçao” ed ha caratteri somatici afroamericani, in quel tempo in cui i neri erano qui come schiavi. Dopo il ritrovamento dell’immagine i pescatori fanno pesca abbondante; si sparge la voce, la gente si trova attorno all’immagine a pregare, avvengono molte grazie e l’immagine diventa un simbolo della protezione di Maria per il Brasile. Dal 1930 è Patrona del Brasile. Al suo santuario (grandissimo) ogni anno confluiscono non meno di 10 milioni di fedeli in pellegrinaggio. Capite come queste coincidenze abbiano accentuato il fervore della devozione mariana, che ha già una notevole presenza nel panorama spirituale brasiliano.

 

La mia chiacchierata si è fatta piuttosto lunga, ma mi sembrava bello comunicare queste cose a voi, carissimi amici, ringraziandovi per il vostro aiuto a questi fratelli che sono davvero molto poveri. Oltre al saluto, a tutti la richiesta di preghiere, mentre da parte mia vi garantisco che in questi giorni chiederò al Signore per don Federico e per tutti voi il dono dello Spirito Santo proprio come “consolatore”, come Colui che porta continuamente il Sole che è Cristo per la gioia della vita cristiana.

 

don Mario

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