Pubblicato il 7 giugno 2020 · Categorie: Comunicazioni

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SOLENNITÀ del CORPUS DOMINI: è tempo di tornare a celebrare con fede l’Eucarestia “Tu sei, mio Signore, nella Santa Eucaristia. Sei qui, a un metro da me, in questo tabernacolo! Il Tuo corpo, la Tua anima, la Tua umanità, la Tua divinità, tutto il Tuo essere è qui, nella sua duplice natura. Come sei vicino mio Dio, mio Salvatore, mio Gesù, mio Fratello, mio Sposo, mio Amato! Per i nove mesi che la Santa Vergine ti portò nel suo seno, non eri più vicino a Lei che a me quando vieni sulla mia lingua nella Comunione! Non eri più vicino a Maria e a San Giuseppe nella grotta di Betlemme, nella casa di Nazareth, nella fuga in Egitto, in ogni attimo di quella divina vita di famiglia, di quanto sei vicino a me in questo momento, e così spesso, in questo tabernacolo! Santa Maddalena, seduta ai Tuoi piedi a Betania, non era più vicina a Te di quanto ti sto vicino io ai piedi di quest’altare! Quando eri seduto in mezzo ai Tuoi apostoli, non eri più vicino a loro di quanto sei vicino a me adesso, mio Dio! Quanto sono felice! Essere solo nella mia cella e intrattenermi con Te nel silenzio della notte è dolce, mio Signore, e sei lì perché sei Dio e per mezzo della Tua grazia.

 

(…) Quando uno ama, trova che tutto il tempo passato insieme a quello che ama è tempo perfettamente occupato. È il miglior uso che si fa del tempo, tranne se la volontà o il bene dell’amato ci chiamano altrove… Dovunque c’è l’Ostia Santa, c’è il Dio vivente, c’è il Tuo Salvatore cosi realmente come quando viveva e parlava in Galilea e in Giudea, cosi realmente com’è adesso in Cielo.

 

(…) Fa’ a noi questa grazia, o mio Dio, non a me soltanto, ma a tutti i tuoi figli, in Te, per mezzo di Te e per Te: “Dacci il nostro pane quotidiano”, dallo a tutti gli uomini, questo vero pane che è l’Ostia santa, fa’ che tutti l’amino, lo venerino, l’adorino e che il loro culto universale Ti glorifichi e consoli il tuo cuore. Amen. Questa parole del Beato Charles de Foucauld “spianano la strada” verso la solennità del CORPUS DOMINI – festa dell’EUCARESTIA – del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, ricorrenza che celebreremo liturgicamente nel suo giorno esatto giovedì sera, dilatando poi la festa a sabato e domenica prossimi: l’Eucarestia è memoria della Pasqua di Gesù, cuore della fede cristiana, segno prezioso che arriva alle soglie dell’estate e diventa, in questa stagione che viviamo, invito solenne a tornare a celebrare con gioia e fedeltà la Messa tutti insieme. NON AVERE PAURA A RI-APRIRE LE PORTE A CRISTO per tornare serenamente a Messa la domenica.

 

È l’appello che rivolgo a tutti in questa occasione: è vero, in questi giorni di ripresa delle celebrazioni, ci stiamo ancora abituando ad alcuni gesti e parole leggermente mutati, a forme celebrative più semplici ed essenziali, ma nulla ci toglie l’incontro vero, reale, “in persona” con Gesù e tutto ciò vissuto insieme, come comunità cristiana radunata nel Suo nome. Cambia davvero tutto rispetto a quanto finora avvenuto nei tempi del lockdown. Questa festa solenne dell’Eucarestia ci incoraggia reciprocamente. Essa è fonte e culmine della vita cristiana, sorgente di vita e di amore, ponte verso il cielo che ci richiama a quella comunione di amore profonda e vera che non sarà mai tolta a coloro che credono in Cristo: torniamo a Messa!

 

Tanti mancano ancora all’appello: soprattutto famiglie e ragazzi, preadolescenti, adolescenti e giovani (che poi vediamo in giro in paese per le strade – qualcuno anche senza mascherina…). Quest’anno non potremo vivere la processione eucaristica per le vie del nostro paese, non potremo farlo con inostri bambini/e di IV elementare rivestiti dell’abito bianco della I Comunione – non ancora celebrata… Ma sarebbe proprio bello, domenica prossima, essere tutti presenti a Messa, perché l’Eucarestia sia festa davvero. Non perdiamo le occasioni e non sciupiamo la grazia di questo sacramento! Vinciamo scuse e pigrizie! Torniamo insieme a rimettere al centro della nostra vita spirituale, familiare e comunitaria la grazia dell’Eucarestia, cuore della vita cristiana.

                                                                                                                                                                        don Federico

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