Pubblicato il 20 febbraio 2016 · Categorie: Comunicazioni

Carlo-Maria-Martini

L’annuncio lo aveva dato nel settembre del 2015 il sindaco Giuliano Pisapia: Milano avrà una via intitolata al cardinale Carlo Maria Martini. Domenica 21 febbraio, alle 12.30, a pochi giorni da quello che sarebbe stato il suo compleanno, è prevista la cerimonia di intitolazione: la via dell’Arcivescovado (angolo piazza Fontana, a due passi dal Duomo) sarà infatti dedicata a Martini, arcivescovo di Milano per oltre 22 anni. Sono previsti gli interventi del sindaco Pisapia e del cardinale Angelo Scola, mentre il nipote Giovanni Martini (consigliere della Fondazione intitolata allo zio) procederà al disvelamento della targa.

Martini divenne Arcivescovo di Milano il 29 dicembre 1979 nominato da papa Giovanni Paolo II, il 6 gennaio 1980 fu consacrato nella Basilica di San Pietro e il 10 febbraio 1980 fece l’ingresso nella Diocesi ambrosiana. «Carlo Maria Martini per oltre vent’anni ha guidato la Chiesa ambrosiana rappresentando per i milanesi un riferimento spirituale e morale – ha detto Pisapia annunciando l’omaggio della città -. Martini ha amato Milano ed è stato ricambiato perché ha saputo diffondere i valori del dialogo, tra le religioni e tra credenti e non credenti, dell’amicizia tra popoli, della solidarietà. Nei suoi anni milanesi il Cardinale è stato promotore di moltissime iniziative a favore dei più bisognosi e la Casa della Carità, da lui fortemente voluta, ne è solo un esempio. Nel suo magistero la grande cultura dello studioso e del biblista si fondeva con l’impegno concreto e quotidiano per una società più giusta in cui nessuno fosse lasciato solo». «Sono moltissimi gli insegnamenti che Martini ci ha donato – ha ricordato Pisapia -. Uno in particolare mi sembra sempre più attuale ed è quello per cui “chi è orfano della casa dei diritti, difficilmente sarà figlio della casa dei doveri”. Intitolare al cardinale Martini una via accanto al Duomo, dove è sepolto e dove migliaia di persone gli rendono omaggio, è un doveroso riconoscimento per chi ha certamente segnato la storia di Milano».

«Intitolare una via al cardinale Martini è una decisione del Comune – esordisce monsignor Mario Delpini, Vicario generale della Diocesi di Milano -. È segno che la società civile, la comunità milanese, riconosce la grandezza di questo Vescovo e ritiene che vada ricordato nei secoli. Quando si dà il nome a una via è chiaro che prevede una memoria lunga. Martini è stato Pastore di questa Chiesa per tanti anni, ha lasciato una traccia profonda, ha suscitato ammirazione e gratitudine, ha aperto strade importanti anche per la convivenza civile, oltre che per la Chiesa. Quindi per la Diocesi di Milano è motivo di fierezza e un modo per prendere coscienza della grandezza, della personalità, della lungimiranza, dell’insegnamento di Martini».

In effetti è stato molto ascoltato anche dal mondo laico…
L’Arcivescovo di Milano ha sempre un ruolo nella città, un prestigio, perché presiede la Chiesa, capillarmente presente e vicina alla gente. È chiaro che la sua voce, come per qualunque Arcivescovo di Milano, è la voce di una comunità viva, di un’attitudine della Chiesa a essere presente, vicina, a interpretare i bisogni, le aspettative, le problematiche della città. Martini, per la sua personalità, è stato ascoltato con attenzione anche dal mondo laico, certo non sempre con favore e approvando tutto, perché talvolta amava contraddire.

In 22 anni di episcopato il cardinale Martini ha attraversato diverse stagioni della vita civile, non solo per Milano, ma per l’Italia, dagli anni di piombo a Tangentopoli…
La durata di un episcopato, in una città viva e in una società – per certi aspetti – inquieta e complicata come quella milanese e italiana, si confronta per forza con stagioni diverse. Milano ha vissuto gli anni di piombo, un’epoca, almeno apparentemente, di prosperità economica. Poi c’è stato il problema della politica… Sono stati anni ricchi di eventi, alcuni hanno dato prestigio alla città, altri l’hanno resa centro di tensioni e di scandali. Ora una figura come Martini, lucido nell’interpretare il tempo in cui viveva, coerente e rigoroso nelle sue scelte, mi pare che meriti un riconoscimento da parte di tutti. Anche della società civile».

Domenica 21 febbraio, nel giorno in cui la città di Milano dedica una via al cardinale Carlo Maria Martini, l’Arcivescovo, cardinale Angelo Scola, accogliendo anche il desiderio della famiglia, presiederà alle 11 la Messa delle seconda domenica di Quaresima in Duomo, nella quale si ricorderà il Cardinale scomparso nel 2012. A concelebrare – tra gli altri – padre Giacomo Costa, vicepresidente della Fondazione Martini. La celebrazione sarà trasmessa in diretta da Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre) e www.chiesadimilano.it  Radio Mater manderà in onda l’omelia del cardinale Scola in differita alle 12.15, Radio Marconi ne trasmetterà una sintesi lunedì 22 febbraio alle 18.40.

dal sito : http://www.chiesadimilano.it/

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